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Domenica 6 dicembre: dacci occhi per la nuova creazione

pubblicato da admin il Mer, 12/02/2020 - 10:10

Vangelo

dal Vangelo secondo Marco ( 1, 1 – 8)

Inizio del vangelo di Gesù, Cristo, Figlio di Dio. Come sta scritto nel profeta Isaìa: «Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero: egli preparerà la tua via. Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri», vi fu Giovanni, che battezzava nel deserto e proclamava un battesimo di conversione per il perdono dei peccati. Accorrevano a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme. E si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati. Giovanni era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi, e mangiava cavallette e miele selvatico. E proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».

Preghiera dei fedeli

Celebrante. Dopo il “Vegliate” di domenica scorsa nella II domenica dell’Avvento incontriamo Giovanni il Battista che ci dice “convertitevi”. Convertirsi vuol dire invertire la strada che si sta percorrendo inseguendo i nostri sogni, le nostre passioni, i nostri interessi, il nostro egoismo perché Giovanni  annunzia che viene colui  che non battezza con acqua ma in Spirito Santo. Colui che porta “la buona novella” ed annunzia una nuova creazione. Si fratelli, anche se siamo immersi nel deserto e nelle nebbie del consumismo, dei sovranismi, dello sfruttamento degli uomini e della natura lui viene e ci chiede di unirci a lui per “fare nuove tutte le cose”. Per questo preghiamo insieme: Signore dacci gli occhi per vedere la nuova creazione.

Lettore. Al di là del deserto e forando le nebbie dobbiamo riprendere il filo dei “segni dei tempi” di cui ha parlato il Concilio Vaticano II perché il Regno di Dio non è stato sopraffatto dall’economia, dal mercato, dal denaro, dalla speculazione ma esso è oggi più vicino di dieci, venti, cento, mille anni fa. Per questo preghiamo insieme: Signore dacci gli occhi per vedere la nuova creazione.

Signore, ogni giorno i mezzi di comunicazione ci portano notizie di diritti umani, negati e calpestati. Come è successo allo studente italiano, Giulio Regeni, andato in Egitto per studiare e ritrovato morto sul ciglio di una strada, con gravi sospetti che pesano sulla polizia mentre le autorità politiche di quel Paese  fanno di tutto per nascondere la verità. Per non parlare di come sono trattati in Libia gli emigranti che fuggono dalla fame e dalla violenza, sperando di raggiungere serenità e benessere. Eppure , Signore, al di là di questi drammi la libertà cresce da un confine all’altro della terra e quello dei diritti umani è, sempre più, un moto inarrestabile. Per questo preghiamo insieme: Signore dacci gli occhi per vedere la nuova creazione.

Il 2019 verrà ricordato come l’anno degli incendi devastanti in Amazzonia, della grande mobilitazione della società civile contro il cambiamento climatico, e per una ragazzina svedese di 16 anni che l’ha innescata: Greta Thunberg. Per la prima volta gli allarmi degli scienziati sono stati accompagnati da una imponente mobilitazione civile, trainata dai giovani, in tutto il mondo. Nell’agenda internazionale, europea e nazionale si è cominciato a mettere al centro la necessità di un nuovo patto sociale per le scelte economiche del futuro: un accordo globale tra Stati. Per questo preghiamo insieme: Signore dacci gli occhi per vedere la nuova creazione.

Qualche giorno fa abbiamo celebrato la giornata contro la violenza sulle donne , anche in ambito familiare, e questo malgrado il movimento delle donne faccia segnalare dovunque progressi notevoli sia sul piano del lavoro e delle professioni, sia su quello della politica, sia su quello dei diritti. Per questo preghiamo insieme: Signore dacci gli occhi per vedere la nuova creazione.

E lo stesso si potrebbe dire per il rispetto e la cura dei disabili. Proprio a Lipari nella lotta ancora in atto per la difesa e l’adeguamento del nostro ospedale, un ragazzo di Pianoconte – Sandro Biviano – disabile grave, costretto su una sedia a rotelle, si è distinto per iniziativa e tenacia portando di fronte alla Regione a Palermo, ormai da oltre un mese, una grande testimonianza di impegno civile nel superamento degli ostacoli che affliggono i diversamente abili ma anche i comuni cittadini eoliani. Per questo preghiamo insieme: Signore dacci gli occhi per vedere la nuova creazione.

Celebrante. Padre, ascolta la preghiera di questi tuoi figli qui riuniti per celebrare il sacrificio di Tuo Figlio ed approfondire la Sua Parola cercando di andare al di là di quello che appare alla superfice della società, nella vita quotidiana, scavando per rintracciare il filo di verità che annuncia la Sua venuta sotto le sembianze di un bambino povero per ricordarci che non è venuto per organizzare scambi di regali e ricchi cenoni ma per dare il via ad un nuovo inizio ed ad una nuova creazione a cominciare dagli ultimi. Questo ti chiediamo, Padre, per Gesù Cristo nostro Signore. Amen.

File allegati: 
Con Aida sulle tracce 3 (def).pdf

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